Nuovi arrivi in parrocchia: Don Francesco e Don Marco

2 Nuove entrate al servizio dell'unità pastorale

Don Francesco Scalzotto: diacono transeunte Quando il vescovo Matteo mi ha comunicato che voleva affidarmi come diacono a Molinella, ne sono stato ben contento! Allora eccomi qui, a presentarmi brevemente, così da poter continuare a conoscerci sempre di più. Mi chiamo Francesco Scalzotto, ho 29 anni, compiuti il 24 settembre scorso. Sono cresciuto a Budrio, non molto lontano da qui, dove ancora vive la mia famiglia: mio padre, Fausto, mia madre , Lucia, e i miei fratelli, Alessandro e Sara. Ho frequentato le scuole a Budrio, facendo la maturità nel 2006 al liceo Giordano Bruno. In seguito mi sono iscritto alla laurea triennale di Ingegneria elettronica, che ho conseguito nel 2009. Proprio negli anni dell'università, ha preso corpo e consistenza la domanda circa il mio futuro. Questa domanda si è formulata in preghiera: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”. Allora ho cominciato il cammino di ricerca, accompagnato da un caro prete e alimentato nel silenzio della preghiera che diventava sempre più quotidiano e pervasivo. A un certo punto fu netta la percezione che il Signore mi chiamasse alla sua sequela in un modo totale, tanto da chiedermi tutto per Sé. Quella percezione fu giusto abbozzata, ma era così vera e insistente tanto che l'ingresso in seminario, nel 2009, fu il passo necessario con il quale poterla verificare. Gli anni del seminario mi hanno portato in profondità, hanno approfondito e confermato quella intuizione degli inizi e così l'8 ottobre scorso sono stato ordinato diacono, promettendo al Signore il mio celibato, la mia obbedienza e la mia preghiera. Col sacramento del diaconato la mia appartenenza a Lui è totale e definitiva. Questo mi riempie di una profonda gioia e pace. Adesso eccomi qui a Molinella, a servizio del Signore Gesù in queste comunità. Sto frequentando l'ultimo anno di seminario che mi impegna a Bologna da lunedì a giovedì pomeriggio, in vista dell'ordinazione presbiterale. Dal giovedì pomeriggio al lunedì mattina, invece sarò qui a Molinella. Desidero camminare con voi da questo anno in poi, alla ricerca delle strade che il Signore Gesù vorrà farci percorrere, incontro a Lui e nell'annuncio del Vangelo.

Don Francesco

Don Marco Settembrini: officiante della Zona Pastorale di Molinella Carissimi Parrocchiani, eccomi a scrivere qualche parola di presentazione. Sono nato a Bologna nel 1974 e sono cresciuto nella parrocchia di Cristo Re. Nei nostri gruppi delle medie e delle superiori eravamo spesso in pochi (i primi anni in due o tre poi circa una decina) ma abbiamo sempre avuto educatori molto in gamba. Da quando avevo 12 o 13 anni io ero colpito in particolare dalla bontà gratuita di Claudia, una ragazza di pochi anni più grande di me ma che io ho sempre visto adulta. All’inizio di ogni anno scolastico mi trovavo a pregare Dio per il nuovo anno che si apriva e domandavo di essere “buono come Claudia”. Alla fine della quarta superiore (ho frequentato il liceo scientifico) facemmo un campo itinerante verso Assisi: il parroco mi aveva regalato un libretto di preghiere preparato dal card. Biffi e io lo usavo volentieri. Incerto se iscrivermi a matematica o a ingegneria, pregavo il Signore con le parole NUOVI ARRIVI IN PARROCCHIA ✻ 6 di san Francesco: “O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace!”. Al termine del campo, Claudia, a 21 anni, fu investita da un’auto e morì. Il suo incidente mi addolorò moltissimo, chiedevo al Signore di salutarmi Claudia e a Claudia di salutarmi il Signore. In quell’estate cominciai a desiderare Dio sopra ogni cosa e l’anno seguente, dopo la maturità, entrai in Seminario. Lì mi sono sentito subito a mio agio, ho imparato a pregare, ho trovato molti fratelli… e il 18 settembre 1999 il card. Biffi mi ha ordinato sacerdote. Una settimana dopo l’ordinazione sono stato mandato a Roma a continuare gli studi, in vista dell’insegnamento della Sacra Scrittura in Seminario. Nel 2006 ho cominciato a insegnare e a svolgere qualche servizio pastorale in Diocesi: in Seminario, con gli scout del Bologna 4, nella parrocchia di Corticella. Questo fino all’inizio dello scorso mese di ottobre, quando ho cominciato a venire in queste bellissime comunità di Molinella, di San Martino in Argine e di Selva Malvezzi. Francamente mi piace molto fare (quasi) tutto quello che faccio (le riunioni in facoltà difficilmente mi entusiasmano). Quando sono qui mi trovo molto bene: sono colpito dalla vostra gentilezza e franchezza, vi avverto riservati e molto accoglienti. Mi dispiace solo di non riuscire a fare quello che sarebbe bello fare: stare molto di più con voi. Dall’11 ottobre di fatto l’Arcivescovo mi ha affidato la cura di Villa San Giacomo, una comunità con una trentina di studenti universitari, un’altra realtà meravigliosa che, accanto a quella dell’insegnamento, mi assorbe molto. In conclusione: quando ci sono, ci sono col cuore, quando non ci sono… chiedo un po’ di comprensione!

Don Marco Settembrini